Superbonus 2024: DL
Superbonus 2024
DL n. 212/2023
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Superbonus 2024 DL n.212/23: la sanatoria del governo
Il decreto superbonus (D.L. n. 212/2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 302 del 29 dicembre) decreta la fine della detrazione edilizia legata al superbonus. Almeno per come era stata inizialmente ideata dal governo Conte. Tuttavia, lo stesso governo ha cercato di trovare una soluzione utile per venire incontro a cittadini ed imprese. Per questo motivo, hanno sperato in una proroga per concludere i lavori con il massimo della detrazione possibile.
La norma, di fatto, salva i lavori certificati da SAL (Stato avanzamento lavori) entro il 31 dicembre 2023. E’ importante ricordare che non basta che le opere siano state fatturate ma devono essere anche asseverate e presente sulla piattaforma Enea.
Anche se i lavori sono incompleti ma avanzati almeno al 30%, se si esercita l’opzione di cessione del credito o sconto in fattura con un SAL entro il 2023, l’Agenzia delle Entrate non effettuerà recupero. Questo vale anche quando l’intervento non è completato e il doppio salto di classe energetica non è stato raggiunto, come richiesto dalla legge.
Sempre tenendo conto del DL sul superbonus 2024, si tratta di una sorta di sanatoria per famiglie e imprese. Essa ha l’intento di evitare di dover restituire il credito fiscale maturato, per i lavori non conclusi.
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Nel 2024, la situazione del Superbonus in Italia subisce importanti cambiamenti, soprattutto in riferimento al DL superbonus 2024. Le principali novità includono la cessazione delle agevolazioni per villette e unifamiliari, che ora possono usufruire dell’ecobonus, e la riduzione della percentuale di detrazioni fiscali al 70% per tutti i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2024. È previsto un contributo a fondo perduto per famiglie con redditi inferiori a 15.000 euro, che copre le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024, a condizione che vi sia uno stato di avanzamento dei lavori di almeno il 60% al 31 dicembre 2023. Queste modifiche mirano a sostenere famiglie a basso reddito e a tutelare i cantieri aperti nei condomini.
Per usufruire di questa agevolazione saranno necessari alcuni documenti tecnici quali per esempio, l’APE, l’AQE e la Relazione Energetica. Per maggiori dettagli puoi consultare la sezione relativa alle Certificazioni Energetiche, dove potrai conoscere meglio questi documenti prima di rivolgerti direttamene al tuo tecnico.
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